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martedì 2 giugno 2015

MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI



Per movimentazione manuale dei carichi si intendono le operazioni di trasporto o sostegno di un carico, comprese le azioni del sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare un carico che, per le loro caratteristiche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari.


Elementi di riferimento

Caratteristiche del carico, quando:
  • E’ troppo pesante.
  • E’ ingombrante o difficile da afferrare.
  • E’ in equilibrio instabile o il suo contenuto rischia di spostarsi.
  • E’ collocato in una posizione tale per cui deve essere tenuto o maneggiato a una certa distanza dal tronco o con una torsione o inclinazione del tronco.
  • Può, a motivo della sua struttura esterna e/o della sua consistenza, comportare lesioni per il lavoratore, in particolare in caso di urto.

Sforzo fisico richiesto, quando:
  • E’ eccessivo.
  • Può essere effettuato soltanto con un movimento di torsione del tronco. Può comportare un movimento brusco del carico.
  • E’ compiuto col corpo in posizione instabile.

Caratteristiche dell’ambiente di lavoro, quando:
  • lo spazio libero è insufficiente per lo svolgimento dell’attività richiesta;
  • il pavimento presenta rischi di inciampo o è scivoloso;
  • l’ambiente di lavoro non consentono al lavoratore la movimentazione manuale dei carichi in buona posizione;
  • il pavimento o il punto di appoggio sono instabili;
  • la temperatura, l’umidità o la ventilazione sono inadeguate.

Esigenze connesse all’attività, quando:
  • gli sforzi fisici che sollecitano in particolare la colonna vertebrale, sono troppo frequenti o troppo prolungati;
  • le pause e i periodi di recupero fisiologico sono insufficienti;
  • le distanze di sollevamento, di abbassamento o di trasporto, sono troppo grandi;
  • il ritmo imposto da un processo non può essere modulato dal lavoratore.


Le misure di prevenzione e protezione

il datore di lavoro:
  • fornisce ai lavoratori esposti al rischio le informazioni sul peso e sulle altre caratteristiche del carico movimentato;
  • assicura ad essi la formazione adeguata sui rischi lavorativi e sulle modalità di corretta esecuzione delle attività di movimentazione;
  • assicura ai lavoratori un adeguato addestramento in merito alle corrette manovre e procedure da adottare nella movimentazione manuale dei carichi.


Norme per la corretta movimentazione dei carichi

  • Afferrare il carico con il palmo delle mani mantenendo le gambe divaricate, con i piedi ad una distanza di 20/30 cm tra loro, affinché sia garantito l’equilibrio durante l’operazione;
  • Sollevare il carico gradualmente dal punto di appoggio;
  • Eseguire il sollevamento con la schiena in posizione eretta e con le braccia rigide in modo tale che lo sforzo sia sopportato prevalentemente dai muscoli delle gambe;
  • Durante il trasporto è opportuno mantenere il carico appoggiato al corpo, con il peso ripartito sulle braccia, evitando rotazioni improvvise del busto o movimenti bruschi;
  • I carichi con possibilità di un appoggio a terra e gli imballi di grosse dimensioni devono essere spinti evitandone il sollevamento;
  • E’ opportuno controllare sempre il carico da movimentare poiché le superfici degli imballi o del componente movimentato possono presentare parti taglienti, pungenti o scheggiate che possono provocare ferite alle mani;
  • Durante la movimentazione dei carichi è necessario indossare guanti protettivi e calzature di sicurezza;
  • Non sollevare un peso a schiena curva;
  • Non eseguire una torsione del busto durante lo spostamento di un oggetto;
  • Non inarcare la schiena per raggiungere posizioni alte, ma usare scalette portatili a norma;
  • Non mantenere gli oggetti movimentati lontani dal baricentro del corpo;
  • Evitare il trasporto di un grosso peso con una mano. Se possibile, suddividerlo in due pesi per entrambe le mani; 
  • Per il trasporto su superfici piane, impiegare carrelli. Questi non devono essere sovraccaricati e il carico deve essere stabile;
  • Per il trasporto di carichi ingombranti operare in due o più persone. Chi recede (in salita o discesa) deve organizzare la manovra, segnalare preventivamente gli ostacoli e comandare le operazioni di prelievo e deposito. 


Norme per il corretto posizionamento dei materiali su scaffali 
  • Disporre il materiale in modo da evitare intralcio al passaggio ed eventuali sporgenze pericolose; non immagazzinare imballi sul pavimento sottostante le scaffalature;
  • Non caricare i piani delle scaffalature oltre misura. Rispettare l’indicazione del carico massimo e posizionare i materiali più leggeri nelle zone più alte;
  • Sistemare sempre con ordine i materiali e non depositarli in prossimità di macchine operatrici, apparecchiature elettriche, presidi antincendio e di primo soccorso, vie
  • di esodo e uscite di sicurezza ed evitare l’accumulo di materiali da imballo, stracci o rifiuti vari.




MOVIMENTI RIPETITIVI

I movimenti ripetitivi sono quelli che richiedono una sistematica ripetizione, spesso ad alta frequenza, di movimenti degli arti superiori, anche senza movimentazione di carichi o con movimentazione di carichi di peso singolarmente irrisorio.
Potenziali rischi per la salute sono riconducibili a patologie da sovraccarico biomeccanico della spalla, del gomito e del sistema polso-mano (per esempio tendinite spalla polso, tunnel carpale , stretto toracico, sindrome De Quervain) dovute a microtraumi e posture incongrue degli arti superiori.


Alcune mansioni e patologie connesse 
  • Assemblaggio in catena - Tendinite spalla polso, tunnel carpale Stretto toracico;
  • Dattilografia, lavoro in cassa - Tunnel carpale, stretto toracico;
  • Levigatura, molatura – Tenosinovite, tunnel carpale, stretto toracico, sindrome De Quervain;
  • Assemblaggio sopra la testa (imbianchini, meccanici auto) - Tendinite spalla, sindrome De Quervain;
  • Taglio-cucito - Tunnel carpale, stretto toracico, sindrome De Quervain;
  • Uso strumenti musicali - Tendinite polso, tunnel carpale, epicondilite;
  • Lavori al banco (taglio vetri, ecc.) - Intrappolamento nervo ulnare;
  • Costruzioni, movimentazione materiali, magazzinaggio - Stretto toracico, tendinite spalla;
  • Guida camion - Stretto toracico;
  • Carpenteria - Sindrome De Quervain Tunnel carpale;
  • Macellazione- Sindrome De Quervain Tunnel carpale;
  • Distribuzione postale  - Sindromi della spalla;
  • Sala operatoria - Sindrome De Quervain Tunnel carpale.


Le misure di prevenzione e protezione da attuare sono:
  • La sorveglianza sanitaria;
  • La rivalutazione delle turnazioni e dei tempi delle lavorazioni;
  • La meccanizzazione e l’automazione dei processi che risultano più gravosi;
  • L’informazione e la formazione dei lavoratori.



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