Sicurezza, Qualità e Privaci in azienda

domenica 30 agosto 2015

RISCHI PER LAVORATRICI GESTANTI E PUERPERE

Controllare la presenza dei rischi sotto riportati su ogni posizione di lavoro e/o su ogni mansione: quando è presente anche solo uno dei rischi, la gestante o la puerpera deve astenersi dal lavoro a rischio.
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RISCHI PRESENTI


POSTURE E POSIZIONI DI LAVORO ASSUNTE NEL TURNO LAVORATIVO
  • eretta per più di metà del turno lavorativo
  • salita/discesa ripetuta dal sedile
  • postura fissa (seduta o eretta) 
  • ripetuti piegamenti o rotazione del busto
  • lavoro su scale, impalcature o pedane


RISCHI CORRELATI ALL’ORGANIZZAZIDEL LAVORO
  • movimenti ripetitivi degli arti superiori (es.:assemblaggio, carteggiatura, lavoro alla catena di montaggio, produzione di un numero pezzi/ora, ecc.)
  • movimentazione di pesi superiori ai 3 kg con frequenza superiore ad una volta/ora
  • movimentazione manuale di pesi  (valutati ad es. con indice NIOSH superiore o uguale a 1) o di persone
  • impegno visivo elevato (es. controllo visivo qualità manufatti su linea, ecc.)
  • carico di lavoro mentale – stress (monotonia, regime di lavoro elevato, lavori di elevata responsabilità, ecc.)


ESPOSIZIONE AD AGENTI FISICI
  • livello di esposizione personale (Lep/d, Lep/w) a rumore compreso tra  80 e 87 dB (A)
  • lavoro a bordo di mezzi di trasporto (es. carrelli elevatori, furgoni, ecc.)
  • lavoro con utilizzo  di utensili comportanti vibrazioni o scuotimenti (utensili ad aria compressa, ad asse flessibile, mola)
  • lavoro con macchina mossa a pedale
  • esposizione a sollecitazioni termiche (troppo caldo o freddo o sbalzi di temperatura, es. lavoro nelle celle frigo o vicino a forni)  
  • radiazioni ionizzanti  
  • raggi infrarossi (es. metallo fuso, saldatura) 
  • ultrasuoni  
  • laser 


ESPOSIZIONE DIRETTA O INDIRETTA
  • polveri di varia natura (es. molatura, carteggiatura legno, uso di vernice in polvere, ecc.)  
  • fumi di saldatura 
  • fluidi lubrorefrigeranti  
  • sostanze cancerogene (R40, R45, R49),mutagene (R46, R68), tossiche per la riproduzione (R60, R61, R62, R63), sospette per gli effetti sulla lattazione (R33, R64)
  • esposizione a sostanze e preparati classificati come: tossici (T), molto tossici (T+), corrosivi (C), esplosivi (E), estremamente infiammabili (F+), nocivi (Xn) con le seguenti frasi di rischio R39, R40, R42, R43, R46, R48, R60,R61, irritanti (Xi) con le seguenti frasi di rischio R42, R43; esposizione a tutte quelle sostanze elencate nel D.P.R. 303/56,  D.P.R. 336/94 e D.Lgs 81/08 allegato XLII
  • nelle vicinanze della postazione di lavoro vengono effettuate lavorazioni che espongono ai fattori di rischio sopra elencati (esposizione indiretta)


ESPOSIZIONE A RISCHIO BIOLOGICO
  • lavoro a contatto con liquidi biologici umani o animali (sangue, secreti, escreti, ecc.)
  • lavoro in reparti di malattie infettive o a contatto con persone affette da malattie
  • infettive


RISCHI VARI
  • lavoro di assistenza nei reparti di malattie nervose o mentali (anche SERT, case di riposo, istituti di assistenza ad handicappati psichici, ecc.)


LAVORO NOTTURNO:  
  • il lavoro viene svolto dalle 24 alle 6 


Da verificare inoltre:
  • il sedile adottato è regolabile in altezza, dotato di schienale estensibile e regolabile
  • c’è la pedana poggia piedi
  • c’è, in azienda, la possibilità per le lavoratrici gestanti e puerpere di riposarsi in posizione distesa




 Rif. D.Lgs. 151/01 e D.Lgs. 81/2008         
                                 

martedì 25 agosto 2015

IL RISCHIO ELETTRICO

Il rischio elettrico deriva dagli effetti dannosi che la corrente elettrica può produrre all'uomo in seguito a:
                         
CONTATTO DIRETTO
Contatto accidentale di una parte del corpo con elementi che nel normale funzionamento sono in tensione (es. conduttori elettrici, ecc.).
                         
CONTATTO INDIRETTO
Contatto accidentale di una parte del corpo con parti di apparecchiatura che durante il normale funzionamento non è in tensione ma che si trova in tensione in seguito ad un malfunzionamento.
             
ARCO ELETTRICO
Fenomeno fisico di ionizzazione dell’aria con produzione di calore intenso, di gas tossici e raggi ultravioletti, che si innesca a seguito di corto circuito.

INCENDIO DI ORIGINE ELETTRICA 
L’incendio è forse l’evento negativo più grave e più frequente legato all’impiego dell’energia elettrica. Tale fenomeno è associabile ad una o più delle seguenti cause:
  • cattiva realizzazione/progettazione degli impianti elettrici, 
  • carente manutenzione degli stessi,
  • scorretto utilizzo di apparecchiature ad alimentazione elettrica (ad es. uso di prolunghe, spine multiple, ciabatte)

L'incendio si innesca in seguito ad un arco elettrico che scaturisce da corto circuiti oppure a causa di fenomeni di sovracorrenti (sovraccarichi) che possono innalzare la temperatura dei componenti elettrici sino a provocarne l’innesco.
                         
Quali sono gli effetti della corrente elettrica sul corpo umano ?
In generale si possono individuare i seguenti effetti:
  • Contrazione muscolare (tetanizzazione)
  • Arresto respiratorio
  • Arresto cardiaco
  • Ustioni

Dove può essere presente il rischio elettrico?
Le situazioni di rischio più probabili sono associate:
  • ad interventi tecnici effettuati sotto tensione senza adottare le dovute cautele
  • alla realizzazione di impianti o parti di essi non idonei all'uso o all'ambiente in cui sono installati
  • all'uso di componenti elettrici non completamente integri (conduttori con isolamento deteriorato, prese o spine spaccate, ecc.)
  • all'uso scorretto di utilizzi ad alimentazione elettrica (uso di spine multiple, ciabatte o adattatori)


Come si possono prevenire gli incidenti dovuti all’elettricità?
La prima precauzione da adottare è far installare impianti elettrici a cura di personale abilitato in modo da garantire conformità alle norme ed ai criteri di sicurezza.
La protezione dai contatti diretti, si attua attraverso la segregazione delle parti elettriche in tensione.
La protezione dai contatti indiretti, si attua essenzialmente mediante accorgimenti impiantistici, come la messa a terra delle apparecchiature metalliche e la protezione differenziale (cosiddetti "salvavita").
Anche gli impianti ed apparecchi elettrici correttamente dimensionati e selezionati possono diventare molto pericolosi quando non sono utilizzati secondo criteri di sicurezza. A tal fine è necessario osservare alcune elementari avvertenze:
  • non introdurre né utilizzare apparecchiature non fornite dall'azienda (ad es. piastre elettriche, caffettiere elettriche);
  • evitare riparazioni o interventi "fai da te";
  • non utilizzare apparecchiature elettriche per scopi non previsti dal costruttore; 
  • ricordarsi che spesso i conduttori di un impianto elettrico sono incassati nei muri; usare quindi la dovuta attenzione nel piantare chiodi o nel forare le pareti;
  • prestare particolare attenzione all'uso di apparecchi elettrici nei locali umidi (ad es. i bagni) oppure con mani o piedi bagnati;
  • segnalare prontamente al Servizio Tecnico ogni situazione anomala (senso di scossa nel toccare un'apparecchiatura, scoppiettii provenienti da componenti elettrici, odore di bruciato proveniente dall'interno di un'apparecchiatura, ecc.). 


lunedì 24 agosto 2015

NAVIGAZIONE SICURA DEI MINORI SU INTERNET

La Polizia Postale e delle Comunicazioni ha partecipato alla stesura del Codice di autoregolamentazione “Internet e Minori”, in collaborazione con il Ministero delle Comunicazioni, dell’Innovazione e le Tecnologie e le Associazioni degli Internet Service Providers. 
ll Codice nasce per aiutare adulti, minori e famiglie nell’uso corretto e consapevole di Internet, fornendo consigli e suggerimenti.

Consigli per i genitori


  • Insegnate ai bambini più piccoli l’importanza di non rivelare in Rete la loro identità. Spiegategli che è importante per la loro sicurezza e per quella di tutta la famiglia non fornire dati personali (nome, cognome, età, indirizzo, numero di telefono, nome e orari della scuola, nome degli amici).
  • Spiegate ai vostri figli come navigare sicuri anche se sapete che vostro figlio non sembra interessato a Internet. A scuola, a casa dell´amico del cuore, in un internet cafè potrebbe comunque avere voglia di navigare sulla Rete ed è bene che sia al corrente di quali semplici e importanti regole deve seguire per essere sicuro e protetto mentre si diverte.
  • Controllate i più piccoli affiancandoli nella navigazione in modo da capire quali sono i loro interessi e dando consigli sui siti da evitare e su quelli da visitare.
  • Collocate il computer in una stanza centrale della casa piuttosto che nella camera dei ragazzi. Vi consentirà di dare anche solo una fugace occhiata ai siti visitati senza che vostro figlio si senta “sotto controllo”.
  • Impostate la “cronologia” in modo che mantenga traccia per qualche giorno dei siti visitati. Controllate periodicamente il contenuto dell´hard disk del computer.
  • Insegnate ai vostri figli preadolescenti e adolescenti a non accettare mai di incontrarsi personalmente, magari di nascosto, con chi hanno conosciuto in Rete. Spiegate come un computer collegato a Internet sia per alcune persone male intenzionate il modo migliore per nascondere propositi criminali dietro bugie e false identità, a volte molto attraenti.
  • Leggete le e-mail con i bambini più piccoli controllando ogni allegato al messaggio. Se non conoscete il mittente non aprite l´e-mail, nè eventuali allegati: possono contenere virus, troiani o spyware in grado di alterare il funzionamento del vostro computer. Date le stesse indicazioni ai ragazzi più grandi.
  • Tenete aggiornato un buon antivirus e un firewall che proteggano continuamente il vostro pc e chi lo utilizza.
  • Dite ai bambini di non rispondere quando ricevono messaggi di posta elettronica di tipo volgare, offensivo e, allo stesso tempo, invitarli a non usare un linguaggio scurrile o inappropriato e a comportarsi correttamente in rete.
  • Spiegate ai bambini che può essere pericoloso compilare moduli on line e dite loro di farlo solo dopo avervi consultato.
  • Cercate di stare vicino ai bambini quando creano profili legati ad un nickname per usare programmi di chat.
  • Non lasciate troppe ore i bambini e i ragazzi da soli in Rete. Stabilite quanto tempo possono passare navigando su Internet: limitare il tempo che possono trascorrere on-line significa limitare di fatto l´esposizione ai rischi della Rete.
  • Usate software "filtri" con un elenco predefinito di siti da evitare. É opportuno però verificare periodicamente che funzionino in modo corretto e tenere segreta la parola chiave
  • Stabilite quanto tempo possono passare navigando su Internet. La migliore garanzia di tutela per i minori, in generale, è non lasciarli soli in un ambiente popolato da adulti come la Rete.


Come equipaggiare il proprio computer e usarlo in sicurezza 

  • Garantitevi una preparazione informatica quantomeno analoga a quella dei vostri figli per rispondere alle loro domande e predisporre le opportune misure di protezione del computer.
  • Fate regolari backup dei dati più importanti.
  • Collocate il computer in una stanza centrale della casa piuttosto che nella camera dei ragazzi. Vi consentirà di dare anche solo una fugace occhiata ai siti visitati senza che vostro figlio si senta “sotto controllo”.
  • Installate un buon antivirus. Aggiornate e scaricate le nuove versioni dei programmi per rendere permanente la protezione del computer.
  • Usate un firewall come “gatekeeper” tra il vostro computer e Internet.
  • I Firewall sono essenziali per chi ha una connessione ADSL o via cavo, ma sono preziosi anche per chi utilizza la connessione telefonica.
  • Impostate la “cronologia” di navigazione in modo che mantenga traccia per qualche giorno dei siti visitati da vostro figlio.
  • Controllare periodicamente il contenuto dell’hard disk del computer.
  • Usare software “filtri” con un elenco predefinito di siti da evitare.
  • Verificate periodicamente che funzionino in modo corretto e tenete segreta la parola chiave.
  • Leggere le e-mail con i bambini più piccoli controllando ogni allegato al messaggio. Se non conoscete il mittente non aprite l’e-mail, né eventuali allegati: possono contenere virus o spyware in grado di alterare il funzionamento del computer. Date le stesse indicazioni ai ragazzi più grandi.
  • Non tenete il computer allacciato alla Rete quando non lo usate: È consigliato piuttosto disconnettere il computer, se necessario, anche fisicamente.
  • Non aprite gli allegati delle e-mail provenienti da sconosciuti e verificate prima il nome dei mittenti e l’oggetto.
  • Siate sospettosi anche di allegati inaspettati ricevuti da chi conoscete perché possono essere spediti da una macchina infettata senza che l’utilizzatore ne sia a conoscenza.
  • Scaricate regolarmente le “security patches” (modifiche per incrementare la sicurezza dei software) dal vostro fornitore di software.


I comportamenti allarme


Potrebbe essere tutt’altra l’origine del turbamento di vostro figlio, alcuni comportamenti non vanno sempre ascritti a situazioni di abuso o molestie soprattutto se sta attraversando un momento evolutivo particolare (preadolescenza, adolescenza, separazioni o cambiamenti familiari). Tuttavia, se questi comportamenti riguardano l’uso del computer o del telefonino, vale la pena cercare di comprendere cosa sta realmente accadendo.
Ecco i casi in cui prestare attenzione:
  • se tuo figlio modifica improvvisamente l’uso del telefonino o del computer e passa molto tempo a scrivere sms, a effettuare o ricevere chiamate, anche in tarda serata, e rimane connesso per molte ore al PC;
  • quando si allontana e si apparta ogni volta che riceve o effettua una chiamata con il telefonino o si connette a Internet;
  • se mostra ansia o rifiuta categoricamente di farti vedere il suo telefonino o lo schermo del computer mentre naviga o è connesso;
  • se consuma molto velocemente il credito telefonico e non ti dà spiegazioni circa i suoi consumi;
  • se mostra ansia e preoccupazione quando squilla il telefonino o mentre è connesso senza spiegarne spontaneamente il perché;
  • quando modifica i ritmi sonno-veglia (dorme troppo, dorme poco, ha incubi) o il comportamento alimentare e il rendimento scolastico.

martedì 18 agosto 2015

ATTENZIONE AL NUOVO VIRUS

Attenzione all’ennesima truffa informatica: false mail dell’Agenzia delle Entrate, contenenti una comunicazione di rimborso fiscale, stanno infatti arrivando in queste ore, ma è un virus.



Se si clicca sul link per ottenere il rimborso promesso, il pc smetterà di funzionare e per per sbloccarlo vengono chiesti soldi.

venerdì 14 agosto 2015

LA PRIVACY SOTTO L'OMBRELLONE

1. Selfie e dintorni. Pubblicare le foto o i video delle vacanze sui social network è divertente. Ma non tutti vogliono apparire on-line, essere riconosciuti o far sapere dove e con chi si trovavano durante le ferie. Soprattutto se le immagini possono risultare in qualche modo imbarazzanti. Se si postano foto o video con altre persone, è sempre meglio prima accertarsi che queste siano d'accordo, specie se si inseriscono anche dei tag con nomi e cognomi.
 
2. Geolocalizzati? No, grazie. Per gli amanti della riservatezza che non vogliono mai far sapere dove sono durante le vacanze estive, il suggerimento è disattivare le opzioni di geolocalizzazione di smartphone e tablet, oltre a quelle dei social network eventualmente utilizzati.
 
3. Social-ladri. Postando sui social network che si è in vacanza si potrebbe far sapere ad eventuali malintenzionati che la propria casa è vuota. Il pericolo aumenta se poi  si scrive anche per quanto tempo si resterà in vacanza o in quali giorni. Il suggerimento è innanzitutto quello di evitare di postare sul web informazioni troppo personali, come l'indirizzo di casa o la foto del posto dove si parcheggia di solito l'automobile. E' bene poi controllare le impostazioni privacy dei social network, limitando la visibilità dei post solo agli amici; fare attenzione a non accettare sconosciuti nella cerchia di amicizie on-line; eventualmente, bloccare la funzione di geolocalizzazione dei social network per non far sapere quanto si è lontani dalla propria abitazione. 
 
4. Viaggi o "pacchi"? E' bene fare attenzione alle offerte di sconti straordinari su viaggi e affitti di case per le vacanze - da ottenere compiendo determinate operazioni, come, ad esempio, cliccare su link, fornire dati personali o bancari  - che possono arrivare via social network, e-mail,  sms, sistemi di messaggistica. Virus informatici, software spia e phishing (cioè, una frode finalizzata all'acquisizione, per scopi illegali, di dati personali dell'utente) possono essere in agguato. Inoltre, per evitare i rischi di furti di identità, meglio essere prudenti con i pagamenti on-line se l'indirizzo internet del sito appare anomalo (ad esempio, se non corrisponde al nome dell'azienda che dovrebbe gestirlo) o se non vengono rispettate le procedure di sicurezza standard per i pagamenti on-line (ad esempio, la URL - cioè l'indirizzo - del sito deve iniziare con "https" e avere il simbolo di un lucchetto).
 
5. Attenzione alle app. In vacanza molti utenti di smartphone e tablet scaricano app per giochi, suggerimenti turistici, ecc.. Ma questi prodotti software possono anche nascondere virus o malware (cioè,  software pericolosi). Per proteggersi, buone regole sono: scaricare le app dai market ufficiali; leggere con attenzione le descrizioni delle app (se, ad esempio, nei testi sono presenti errori e imprecisioni, c'è da sospettare);  consultare eventuali recensioni degli altri utenti; evitare che i minori possano scaricare le app da soli.
 
6. Wi-fi gratuito, ma con prudenza. Le connessioni offerte da locali, stabilimenti balneari e hotel potrebbero non essere sufficientemente protette e mettere pc, smartphone e tablet a rischio di intrusioni esterne da parte di malintenzionati a caccia di dati personali. Inoltre, connessioni "infettate" potrebbero veicolare virus e malware, esponendo i dispositivi collegati a diversi rischi, dal phishing al furto di identità. In ogni caso, quando non si è certi del livello di sicurezza della connessione internet, meglio evitare di usare servizi che richiedono credenziali di accesso (ad esempio, alla propria webmail, ai social network, ecc.) o fare acquisti on-line utilizzando il web banking o la carta di credito.
 
7. Navigare protetti. Aggiornamenti software costanti e programmi antivirus, magari dotati anche di anti-spyware e anti-spam, possono essere buone precauzioni per evitare furti di dati o violazioni della privacy, non solo quando si usa il pc, ma anche per smartphone e tablet. E' bene mantenere aggiornati anche i sistemi operativi di tutti i dispositivi utilizzati per garantirsi una maggiore protezione.
 
8. Smartphone e tablet sicuri. Durante le vacanze, purtroppo, può accadere che smartphone e tablet siano smarriti o vengano rubati. Per proteggere i dati che contengono, conviene impostare un codice di accesso non banale e conservare con cura il codice IMEI, che si trova sulla scatola al momento dell'acquisto e che serve a bloccare il dispositivo a distanza. In generale, è bene non conservare dati troppo personali su smartphone e tablet (ad esempio, password o codici bancari) e prendere altre piccole precauzioni, come quella di evitare che i browser e le app memorizzino le credenziali di accesso a siti e servizi (ad esempio, posta elettronica, social network, e-banking). Prima di partire si potrebbe fare un backup di tutte le informazioni (numeri di telefoni, foto, ecc.) su "chiavette" o hard disk esterni, oppure trasferirli sul cloud. Ovviamente, in quest'ultimo caso, è bene informarsi sulle condizioni contrattuali e sulle garanzie privacy del servizio cloud. 
 
9. Sms e messaggi via smartphone e social network. Nel periodo estivo se ne inviano e se ne ricevono molti. Alcuni potrebbero contenere virus, malware o esporre al rischio di spam. E' sempre bene fare molta attenzione prima di scaricare programmi, aprire eventuali allegati o cliccare link contenuti nel testo o nelle immagini dei messaggi. Si possono poi adottare semplici precauzioni: ad esempio, non rispondere a messaggi provenienti da sconosciuti. Se si usa un pc, si può passare il mouse su un link senza cliccarlo e verificare - in basso a sinistra nel browser - la URL reale al quale si è indirizzati.
 
10. La miglior difesa è usare sempre con consapevolezza e attenzione le nuove tecnologie e gestire con accortezza i nostri dati personali.
Per maggiori informazioni, è possibile consultare anche la sezione Diritti e Prevenzione del sito web www.garanteprivacy.it e le campagne di comunicazione del Garante "Fatti smart", "Connetti la testa" e "Spam: come difendersi".

 
Fonte: Comunicato Garante Privacy

giovedì 13 agosto 2015

LA GESTIONE DELLE EMERGENZE

Valutazione del rischio di incendio 
Negli ambienti di vita o di lavoro sono spesso presenti in quantità variabile materiali infiammabili o combustibili, che in presenza di fonti di innesco possono accendersi originando un principio di incendio.
Il “rischio incendio” riguarda quindi tutte le realtà di lavoro, anche se l’entità di tale rischio dipende dalla tipologia di materiali e dalla quantità in cui sono presenti.  
Per poter stimare quindi l’entità del rischio incendio occorre innanzitutto stilare un inventario dei prodotti infiammabili e combustibili normalmente detenuti in ogni locale, con i relativi quantitativi. 

Quindi si determina il “carico d’incendio” e si classificano le diverse zone dell’insediamento nelle tre categorie stabilite:
  • rischio di incendio basso,
  • rischio di incendio medio,
  • rischio di incendio elevato.

I risultati del percorso di valutazione del rischio incendio devono essere contenuti in un documento allegato al documento “generale” di valutazione dei rischi aziendali.

Conseguentemente all'esito della valutazione del rischio incendio, devono essere adottate le necessarie:
  • misure preventive, volte a ridurre le probabilità di insorgenza di un incendio, ad esempio diminuendo le quantità di materiali combustibili/infiammabili in deposito e controllando le possibili fonti di innesco),
  • misure protettive, con l’obiettivo di ridurre i danni in seguito all'innescarsi di un incendio (misure per una rapida segnalazione dell’incendio al fine di garantire delle procedure di intervento, realizzazione di vie ed uscite di emergenza in numero sufficiente a seconda dell’attività e del numero di lavoratori che occupano il locale, adozione di sistemi di protezione antincendio e mantenimento dell’efficienza, adeguata informazione e formazione ai lavoratori).


In modo particolare, la cosiddetta “dotazione antincendio” verrà stabilita sulla base della classificazione a rischio basso, medio, elevato e della tipologia di materiali presenti in ogni zona.

A completamento del percorso di prevenzione incendi interno ad ogni attività lavorativa, il Datore di lavoro deve anche designare i componenti della cosiddetta “squadra di lotta antincendio”, incaricati di controllare un incendio sviluppatosi con l’intento, qualora sia possibile, di domarlo o di impedirne l’estensione in attesa che intervengano i soggetti preposti (Vigili del Fuoco) nel frattempo allertati. I componenti della squadra antincendio devono seguire un particolare percorso di formazione ed addestramento.


   Gestione delle emergenze

Nei luoghi di lavoro l'incendio non è l’unica fattispecie di emergenza; si può ipotizzare il verificarsi di altre situazioni di rischio straordinario, quali ad esempio: corto circuito, blackout, fuga di gas, esplosione, allagamento, crollo, terremoto, frana, alluvione, azione criminosa…

La possibilità che l’eventuale situazione di emergenza, di per sé già pericolosa, degeneri verso situazione di panico, rende difficile poterla affrontare senza un’adeguata preparazione.
Per questi motivi è necessario attuare una serie di interventi:
  • misure preventive, al fine di ridurre la probabilità di accadimento di un’emergenza;
  • misure protettive, che entrino in azione al verificarsi di un’emergenza per evitare l’estensione del possibile danno nei confronti di persone, cose o ambienti.

Solo un sistema di gestione preventivamente organizzato consente di essere preparati a situazioni di pericolo con sufficiente fiducia ed autocontrollo per attuare comportamenti cooperativi razionali ed adeguati alla situazione.

L’elemento fondamentale di questo sistema è il piano di emergenza ed evacuazione che mira a ridurre i rischi indotti dall’evento e facilita l’allontanamento dai luoghi divenuti pericolosi.

Il piano di emergenza indica i comportamenti che i lavoratori ed eventuali visitatori dovranno tenere in caso di emergenza, deve contenere una serie di riferimenti tra i quali:
  • la tipologia delle emergenze che possono verificarsi nell’attività, ed un giudizio in merito alla probabilità di accadimento,
  • le possibili conseguenze delle emergenze ipotizzate e l’estensione degli effetti nello spazio e nel tempo (scenari di emergenza) in relazione alle caratteristiche dei luoghi interessati,
  • la localizzazione delle attrezzature di difesa (estintori, autorespiratori, porte tagliafuoco, ecc.),
  • la raffigurazione dei tracciati di esodo per l’evacuazione di emergenza ed il raggiungimento del “luogo sicuro” (un punto, anche esterno al luogo di lavoro, dove si è al riparo da qualsiasi conseguenza dell’emergenza),
  • un organigramma, completo di relativi incarichi, degli addetti al funzionamento delle procedure di emergenza (chi deve ricevere e diffondere l’allarme, chi deve azionare i dispositivi di difesa, chi deve togliere l’energia elettrica, chi guida le persone verso il luogo sicuro, ecc.),
  • un elenco delle persone abitualmente presenti in stabilimento e la loro ubicazione, preferibilmente integrato con un apposito elenco dei visitatori compilato giornalmente,
  • le modalità di diffusione dell’allarme,  
  • le azioni di ciascun addetto alla gestione delle emergenze,
  • il comportamento che ciascun lavoratore è tenuto a seguire nelle diverse tipologie di emergenza.

Data la complessità dell’avvenimento, i lavoratori devono essere oggetto di uno specifico addestramento. La legge infatti indica come obbligatoria, successivamente all’informazione ed alla formazione in merito agli esiti del piano di emergenza ed evacuazione, l’effettuazione delle cosiddette prove di evacuazione con periodicità minima annuale.

In generale, durante una situazione di emergenza i lavoratori devono:  
  • mantenere la calma ed attendere le istruzioni del responsabile,
  • non interferire con le azioni delle squadre di intervento, ad esempio prendendo iniziative rischiose e non adeguate alla situazione,
  • al segnale di emergenza, prepararsi ad affrontare un’eventuale evacuazione raccogliendo ordinatamente gli oggetti indispensabili;
  • in caso di pericolo grave o immediato, al segnale di evacuazione, abbandonare i locali utilizzando le vie di fuga,
  • durante l’evacuazione avviarsi lungo il percorso di uscita senza correre o gridare e non tornare indietro per motivi di scarsa importanza (ad esempio per recuperare il cappotto dimenticato…),
  • aiutare eventuali disabili presenti,
  • avviarsi al punto di raduno (“luogo sicuro”) e stazionare sul posto in attesa di successive istruzioni.


Per attuare la gestione delle emergenze è necessario il contributo della cosiddetta “squadra di gestione delle emergenze”, che avrà i seguenti compiti:
  • valutare la situazione in corso e se sia il caso di lanciare il segnale di evacuazione e di attivare un intervento esterno (Vigili del Fuoco, Pronto Soccorso, Protezione Civile, Polizia),
  • disattivare gli impianti elettrici e i macchinari (compresa la cucina e la centrale termica),
  • coordinare le eventuali operazioni di evacuazione ed accertarsi che nei locali di lavoro ed accessori non sia rimasto alcun individuo,
  • in seguito ad evacuazione, accertarsi che tutte le persone presenti siano in salvo nel luogo sicuro,
  • nell’attesa dell’intervento esterno, mantenere controllata la situazione nell’ambito delle proprie possibilità di intervento.


La “squadra di gestione dell’emergenza” potrà coincidere con la “squadra di lotta antincendio” o comprenderne alcuni addetti, dal momento che la fattispecie di emergenza che più frequentemente si può determinare nei luoghi di lavoro è l’incendio.
  

Primo soccorso 
Nel complesso sistema di gestione delle emergenze un posto fondamentale viene occupato dal primo soccorso, un aspetto che può però riguardare anche una normale situazione lavorativa dove sia necessario prestare assistenza a propri colleghi infortunati o che hanno subito un malore per cause anche del tutto indipendenti dall'attività lavorativa.

E’ obbligatoria la costituzione di una squadra di primo soccorso interna all'azienda. La squadra, opportunamente formata, ha la funzione fondamentale di prestare all'infortunato la prima assistenza con l’obiettivo di mantenere stabile la situazione in attesa che giunga il personale di primo soccorso attivato mediante la chiamata al 118.
Il sistema di gestione del pronto soccorso sarà incentrato sulla preliminare classificazione delle aziende in tre gruppi:
  • gruppo A: aziende appartenenti a settori di particolare rischio;
  • gruppo B: aziende con tre o più lavoratori, non rientranti nel gruppo A;
  • gruppo C: aziende con meno di tre lavoratori, non rientranti nel gruppo A.


In ogni luogo di lavoro dovrà essere presente, custodita in luoghi facilmente accessibili ed individuabili con segnaletica appropriata, la cosiddetta “dotazione di primo soccorso”: per le aziende appartenenti ai gruppi A e B è necessario dotarsi della cassetta di pronto soccorso mentre per le aziende di gruppo C è sufficiente un pacchetto di medicazione.  

domenica 9 agosto 2015

SPESE SANITARIE NEL 730 PRECOMPILATO

I dati sulle spese sanitarie dei contribuenti italiani potranno essere utilizzati a partire dal 2016 per il 730 precompilato.
A partire dal 2016, infatti, il sistema Tessera sanitaria metterà a disposizione dell’Agenzia delle Entrate i dati relativi alle spese sanitarie e ai rimborsi effettuati nel periodo d’imposta precedente, semplificando ancora più la dichiarazione dei redditi per i lavoratori e i pensionati.
 Il sistema prevede tre passaggi:
  • i soggetti che erogano servizi sanitari (come medici, ospedali, ambulatori e farmacie) inviano al Sistema Tessera Sanitaria - TS (gestito dal Mef) i dati relativi a tutte le prestazioni erogate (dai dati identificativi dell’utente, alla spesa sostenuta), anche di coloro che non usufruiscono della precompilata;
  • l’Agenzia delle Entrate trasmette al Mef i codici fiscali delle persone a cui predisporrà la dichiarazione precompilata;
  • il Mef renderà disponibili i dati sulle spese mediche, ma solo in forma aggregata, delle persone individuate.

I dati che il Sistema Tessera sanitaria fornirà all'Agenzia delle Entrate dal 1° marzo di ogni anno sono le ricevute di pagamento, degli scontrini fiscali relativi alle spese sanitarie effettuate dal contribuente e dal familiare a carico e quelle dei rimborsi erogati.
In particolare, tra le spese rientrano:
  • i ticket per l’acquisto di farmaci (anche omeopatici);
  • le prestazioni fornite nell’ambito del Servizio sanitario nazionale;
  • i dispositivi medici con marcatura CE;
  • i servizi erogati dalle farmacie come per esempio il test per la glicemia;
  • farmaci per uso veterinario;
  • le prestazioni sanitarie quali la visita medica generica;
  • le spese agevolabili solo a particolari condizioni come le cure termali.


In considerazione della delicatezza dei dati trattati, che possono rivelare le condizioni di salute di decine di milioni di persone, sono state individuate precise misure a tutela della privacy:

  • Contribuente informato – Tutte le persone che ricevono una prestazione sanitaria devono essere adeguatamente informate sulle modalità di funzionamento del sistema e sui propri diritti, incluso quello di opporsi al trattamento dei dati riferibili alle spese mediche.
  • Possibilità di opporsi al trattamento dei dati sulla salute - L’utente può sempre decidere di non rendere disponibili all’Agenzia delle Entrate ai dati sulle sue spese sanitarie e di non farle inserire nella precompilata. Oppure può chiedere a chi eroga il servizio sanitario, dal farmacista al medico, di non trasmettere i dati della singola spesa al Mef. Per garantire la libera scelta di ognuno e per tutelare anche situazioni sensibili, il diritto di opposizione può essere esercitato anche dalle persone, come il coniuge o i figli (maggiori di sedici anni), che sono fiscalmente a carico.
  • Solo dati aggregati – L’Agenzia delle Entrate e gli intermediari abilitati (Caf e professionisti) non possono accedere al dettaglio delle singole spese sanitarie di ogni persona, ma solo ai dati aggregati dal Mef in base alle macro tipologie di spesa. La consultazione in chiaro delle voci sul Sistema TS è consentita esclusivamente al contribuente.
  • Cancellazione dei dati – Nel mese di febbraio di ogni anno, il contribuente potrà accedere al Sistema TS per chiedere la cancellazione delle singole spese affinché non siano più inserite nella dichiarazione precompilata. I dati relativi agli interessati che non rientrano nella platea dei contribuenti interessati dalla dichiarazione precompilata saranno comunque cancellati entro il mese di novembre dell’anno successivo al periodo di riferimento. 

venerdì 7 agosto 2015

PROBLEMI DI PRIVACY CON WINDOWS 10

L’uscita del nuovo sistema operativo Windows 10 è accompagnata anche da pesanti critiche riguardanti la Privacy.
Windows 10, infatti, attiva di default (cioè opzione scelta in automatico dal sistema) i seguenti flussi informativi:

  • “invia a Microsoft dei dettagli su contatti e calendari”;
  • “invia dati sulla battitura per migliorare i suggerimenti della piattaforma”;
  • “consenti a Windows e alle app di rilevare la tua posizione e la cronologia dei tuoi spostamenti”;
  • “invia i dati a Microsoft e ai suoi partner di fiducia i dati sulla tua posizione per migliorare i servizi di localizzazione”;
  • “usa la page prediction per migliorare la lettura e accelerare la navigazione”;
  • “connetti automaticamente agli hotspot suggeriti”;
  • “invia a Microsoft gli errore e le informazioni di diagnostica”.


Per proteggere la propria privacy, deve essere l'utente, quindi, a cambiare le impostazioni.

Sono tutte funzioni previste, secondo Microsoft, per migliorare i servizi, ma non può essere definito un trattamento lecito delle informazioni, poiché non fornisce indicazioni precise sullo scopo dei dati e perché non fornisce informazioni sufficienti sulle terze parti a cui saranno comunicati i dati (cioè “i partner”).

Microsoft non è certo l'unica azienda che ottiene dati in questo modo (basti pensare a tutte le app che installiamo!). Il problema si pone nel consenso “opt-out”: con Windows 10, non è l'utente a dare un consenso esplicito. Al contrario: deve conoscere le impostazioni e disattivarle. E non tutti lo faranno.


lunedì 3 agosto 2015

SICUREZZA NEGLI ALBERGHI

IGIENE DEI PRODOTTI

Il decreto legislativo 155/97 responsabilizza il titolare dell’industria alimentare a decidere come gestire la propria azienda dal punto di vista igienico sanitario, essendo lui che meglio di tutti conosce la realtà della proprie lavorazioni e quindi sa quali sono i rischi ad essi connesse.
Attraverso il sistema HACCP in cui il titolare individua i rischi legati alla propria lavorazione, detta le misure idonee per prevenire e gestire i rischi e documenta il tutto nel piano di autocontrollo che va tenuto sul posto di lavoro a disposizione delle autorità di controllo.
E’ prevista una formazione sia per i titolari che per gli addetti. Sono previsti corsi di aggiornamento ogni due anni


GLI AMBIENTI DI LAVORO

Percorsi
  • le vie di uscita, i percorsi di emergenza e la relativa segnaletica non devono essere occupati né con tavoli né con altri arredi;
  • i percorsi interni devono garantire un passaggio sicuro;
  • eventuali ostacoli devono essere protetti e segnalati.

Scale
  • le rampe di scale devono essere dotate di parapetto e corrimano;
  • i gradini devono avere giusto rapporto tra pedata ed alzata ed essere dotati di materiale antiscivolo.

Porte e portoni
  • porte e portoni apribili nei due sensi devono essere dotati di pannelli trasparenti;
  • porte vetrate ed eventuali pareti trasparenti devono avere un segno indicativo all’altezza degli occhi ed essere protette contro lo sfondamento;
  • porte con apertura meccanizzata devono avere dispositivi di emergenza ed essere apribili anche in assenza di energia elettrica;
  • le porte scorrevoli su percorsi di emergenza sono consentite solo se apribili a spinta nel senso dell’esodo.


Pavimenti
  • i pavimenti devono essere tenuti in condizioni tali da rendere sicuro il passaggio: non scivolosi, liberi da ostacoli e sporgenze.

Salubrità ambienti

Gli ambienti devono:
  • avere un’adeguata illuminazione artificiale;
  • avere un adeguato ricambio d’aria sia naturale che artificiale, con impianti mantenuti puliti in costante manutenzione;
  • essere riscaldati, difesi contro l’umidità e facilmente pulibili locali sotterranei e semi sotterranei devono essere considerati accessori e aerati ed illuminati con mezzi idonei.

Altezze
  • l’altezza minima dei locali e di mt. 3,00 (con deroghe previste dai regolamenti edilizi).

Finestre
  • devono poter essere aperte in sicurezza, dotate di parapetti e facilmente accessibili per la pulizia.


SCALE PORTATILI A MANO

Non usare mai la scala:
  • in modo che la parte inferiore e/o quella superiore sia appoggiata a parti cedevoli o fragili;
  • in modo che contemporaneamente due persone siano sulla scala;
  • con le mani occupate;
  • lasciando oggetti sul piano della scala;
  • sporgendosi lateralmente con il corpo durante il lavoro quando ci si è sopra;
  • sostandoci quando la stessa viene spostata.


Inoltre:
  • assicurare adeguatamente la scala ai piani di appoggio in modo da realizzare una
  • inclinazione di 65 °  - 75 °;
  • farti aiutare da altra persona per il passaggio di attrezzi e materiali;
  • controllare che gli scalei  o le scale doppie siano completamente aperte e protette dal dispositivo antiapertura (catenella).




USO SOSTANZE CHIMICHE

Sostanze e prodotti chimici potenzialmente pericolosi per la salute utilizzati in ambito alberghiero sono:
  • detergenti per pulizia degli ambienti;
  • detergenti per lavastoviglie e lavatrici;
  • detergenti per bagni;
  • smacchiatori per pavimenti tessili;
  • pulitori per arredi;
  • disincrostanti;
  • deodoranti;
  • disinfettanti;
  • insetticidi.

Ogni prodotto ha una sua SCHEDA DI SICUREZZA che contiene dati utili per la manipolazione, l’uso e le misure. Per usare correttamente i prodotti e le sostanze devi essere informato su quanto contenuto nell’ETICHETTA e nelle SCHEDE.
Ricordarsi di:
  • utilizzare i guanti nelle operazioni che comportano l’utilizzo di prodotti chimici;
  • conservare i prodotti nei contenitori originali muniti di etichetta originale;
  • non miscelare prodotti chimici incompatibili tra di loro in quanto possono sviluppare miscele tossiche: ad es . disincrostante con varechina;
  • attenzione al travaso di prodotti o sostanze da contenitori di grande capacità a quelli di minor capacità per evitare possibili schizzi di liquidi sugli occhi e sulle parti di corpo non protette;
  • aerare gli ambienti (esempio aprire le finestre) nel corso dell’impiego di prodotti chimici pericolosi;
  • immagazzinare i prodotti e le sostanze in aree distinte o comunque separate dai luoghi di lavoro o di passaggi.


Per lo svuotamento dei cestini dei rifiuti di:
  • utilizzare i guanti;
  • usare strumenti per pressarifiuti nei sacchi (paletta, etc.).




RISCHIO ELETTRICO

Negli alberghi sono presenti ambienti a maggior rischio elettrico per la presenza costante di umidità e vapori (cucine, cantine, lavanderie e celle frigorifere).

Ricordati di:
non improvvisarti elettricista se non adeguatamente addestrato;
  • non manomettere gli apparecchi e/o gli impianti;
  • non usare acqua per spegnere incendi di origine elettrica;
  • non maneggiare spine e prese con mani bagnate;
  • non estrarre mai le spine tirandole dal cavo elettrico;
  • non utilizzare mai le prese volanti (ciabatte);
  • non sovraccaricare le prese di corrente con troppi apparecchi elettrici, utilizzando adattatori o spine multiple
  • segnalare al titolare prontamente l’odore di gomma bruciata, la sensazione di pizzicorio a contatto con un utensile elettrico o una macchina, il crepitio  interno di un apparecchio elettrico per evitare possibili incidenti
  • verificare l’integrità dei cavi e delle attrezzature elettriche prima di utilizzarle, segnalando eventuali anomalie e deficit;
  • in caso di manutenzione di apparecchiature elettriche assicurati sempre che siano disattivate previo spegnimento dell’apposito.




LA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI PESI

Il lavoro in albergo può  prevedere lo spostamento di pesi anche elevati con il rischio di infortuni (distorsioni, strappi muscolari) o insorgenza e/o aggravamento di disturbi e di malattie osteoarticolari.

Ai piani
  • spostamento dei sacchi per la spazzatura;
  • raccolta della biancheria;
  • rovesciamento dei materassi;
  • spostamento di sacchi pesanti e grossi quantitativi di biancheria da un piano ad un altro usando le scale;
  • trasporto dei bagagli.


In cucina
  • sollevamento di pentoloni, di cestelli per la pasta, ecc.;
  • spostamento di derrate durante il rifornimento della dispensa.


In sala
  • spostamento delle pile di piatti;
  • mobilizzazione di stoviglie riposte nei ripiani bassi.


Ricordarsi di
  • limitare il peso da spostare o sollevare:
  • non riempire i sacchi per la spazzatura in maniera eccessiva;
  • utilizza appositi carrelli per lo spostamento dei sacchi per la spazzatura e della biancheria;
  • usa quando possibile l'ascensore;
  • chiedi l'aiuto di un'altra persona per girare i materassi;
  • chiedi l'aiuto di un'altra persona per sollevare i pentoloni;
  • usa un carrello per il rifornimento della dispensa;
  • evita di trasportare troppi piatti per volta;
  • adottare posizioni del corpo adeguate quando sollevi un peso;
  • piega le ginocchia mantenendo la schiena dritta;
  • tieni un piede più avanti dell'altro;
  • tieni il peso il più possibile vicino al corpo.



LE MACCHINE ALIMENTARI IN CUCINA

I rischi meccanici di infortunio durante l’uso di macchine nelle strutture alberghiere possono essere riassunti nei seguenti punti:
  • taglio da lame;
  • perdita di stabilità di macchine o sue parti;
  • intrappolamento di arti e schiacciamento di parti corporee in particolare gli arti superiori.


Le operazioni pericolose:
  • uso;
  • pulizia;
  • manutenzione;
  • registrazione.

ed in particolare quando ci sono:
  • vicinanza di più persone;
  • movimentazione materiali;
  • necessità di fare presto;
  • confusione e disordine.



Rischi relativi ad alcune attrezzature più comuni

Affettatrice
  • non appoggiare mai l’affettatrice su una postazione non in piano e  non solida;
  • non rimuovere le protezioni della macchina;
  • utilizzare in fase di taglio il pressa merci;
  • pulire la macchina quando è spenta e con la presa disinserita anche se questo significa allungare i tempi di lavoro;
  • affidare l’affilatura della macchina a personale adeguatamente addestrato.


Segaossi
  • non rimuovere le protezioni della macchina;
  • utilizzare , per la parte finale del taglio ,  lo spingipezzi di cui è provvista la macchina;
  • pulire la macchina quando è spenta e con la presa disinserita anche se questo significa allungare i tempi di lavoro.


Tritacarne
  • non rimuovere le protezioni della macchina;
  • utilizzare sempre il pestello per spingere i pezzi verso la coclea;
  • pulire la macchina quando è spenta e con la presa disinserita anche se questo significa allungare i tempi di lavoro.


Ricordati che le macchine nuove marcate CE devono essere sempre provviste di:
  • marchio  CE ben visibile;
  • dichiarazione di conformità;
  • libretto di uso e manutenzione.




LEGIONELLOSI

La Legionellosi è una malattia provocata da un microrganismo che spesso viene isolato anche negli impianti di condizionamento e nell'acqua potabile, rappresentando un rischio di infezione sia per chi soggiorna (anche per poche ore) che per chi lavora nelle strutture recettive.
L ’infezione avviene inalando goccioline d’acqua contaminate sotto forma di aerosol, in particolare da docce, rubinetti, impianti di idromassaggio e condizionatori d’aria.
L ’infezione può rimanere asintomatica, dare una forma simile ad un’influenza, ma anche provocare una grave polmonite ad elevata mortalità.

La prevenzione della malattia si attua impedendo la proliferazione della Legionella negli impianti idrico e di condizionamento.


Impianto idrico
  • Mantenere attivo l’impianto a temperature che non permettono la crescita della Legionella (misurando periodicamente la temperatura di accumulo e di mandata dell’acqua calda);
  • Evitare ristagni d’acqua;
  • Mantenere l’impianto pulito;
  • Riportare gli interventi in apposito registro.


Impianto di condizionamento
  • Ispezionare periodicamente l’impianto per verificare lo stato di pulizia e manutenzione di umidificatori, torri evaporative e lo stato delle canalizzazioni;
  • Pulire le torri di raffreddamento almeno due volte all’anno (all’inizio della stagione di raffreddamento o dopo un lungo periodo di inattività, alla fine della stagione di raffreddamento o dopo un lungo periodo di inattività);
  • Cambio dei filtri ad intervalli prestabiliti;
  • Riportare gli interventi in apposito registro.