L’amianto è minerale utilizzato per la
fabbricazione di oltre 3000 prodotti, tra i quali moltissimi di uso comune e si
è rilevato, se respirato, dannoso
per la salute dell’uomo.
Per questo
motivo, dall’aprile 1994 è stata vietata
ogni attività di estrazione, produzione ed impiego, oltre a regolamentarne
lo smaltimento.
Data
la molteplicità di impieghi in cui veniva utilizzato l’amianto, è facile venire
in contatto con prodotti che contengono questo minerale.
Le categorie più a rischio sono quelle che, a causa delle più diverse ragioni
(manutenzioni, ristrutturazioni, vandalismo ecc.), ne verranno a contatto.
I
luoghi dove ancora oggi è possibile riscontrare la presenza di amianto sono:
• mezzi di trasporto come navi e treni: rivestimenti antincendio,
materiali per isolamento termico ed elettrico;
• autoveicoli: additivo nei materiali d’attrito (freni frizioni),
guarnizioni;
• impianti civili ed industriali: rivestimenti isolanti di
tubazioni e serbatoi destinati a liquidi e gas ad alta temperatura, guarnizioni
di battuta portelli di forni e caldaie, tubazioni in amianto-cemento per il
trasporto di acque potabili e reflue, ecc.
Inoltre,
negli edifici l'amianto può essere presente sotto forma di:
• rivestimenti isolanti di tubazioni, caldaie, condotte di
ventilazione;
• rivestimenti a
scopo di miglioramento acustico,
antincendio, o anticondensa di elementi strutturali, prevalentemente di tipo
metallico;
• pavimentazioni in vinil-amianto;
• materiali in amianto-cemento quali pareti, pannelli
e lastre di copertura. Sono quelli più diffusi e rappresentavano più del 70%
della produzione totale.
L’amianto
diventa pericoloso se i materiali
che lo contengono vengono danneggiati,
poiché si presenta sotto forma di fibre
che possono essere respirate e
i meccanismi naturali di difesa dei polmoni non sempre riescono ad espellerle o
neutralizzarle.
Sono
più pericolosi i materiali cosiddetti friabili, cioè
quelli che si possono facilmente sbriciolare o ridurre in polvere, quali i
rivestimenti di amianto spruzzato a protezione ignifuga delle strutture
metalliche o i cartoni.
Sono
meno pericolosi i materiali cosiddetti duri e compatti,
che si rompono solo con l'aiuto di attrezzi meccanici e le fibre risultano
intimamente legate in una matrice, quali il cemento – amianto ed il
vinil-amianto
Le
principali malattie legate all’amianto
sono:
• asbestosi (malattia dei polmoni in cui il tessuto
polmonare perde elasticità e diminuiscono le capacità funzionali);
• mesotelioma (neoplasia estremamente rara nella
popolazione, associata direttamente all’esposizione alle fibre d’amianto da
molti studi su lavoratori);
• cancro del polmone.
.
I materiali contenenti amianto, se
segregati o in buone condizioni di conservazione e non sottoposti a
danneggiamento, non costituiscono pericolo per la salute.
In
presenza di materiali sospetti di contenere amianto non censiti o evidenziati
in occasione di interventi di manutenzione o ristrutturazione, si devono
sospendere immediatamente tutte le operazioni e si deve dare immediata
comunicazione all’Ufficio Speciale di Prevenzione
e Protezione, richiedendone l’assistenza immediata.
In
presenza di materiali censiti come contenenti amianto, evitare ogni
danneggiamento o abrasione.
Nel
campo edilizio, nella necessità di dover effettuare interventi di manutenzione
o ristrutturazione che interessino questi materiali (o qualsiasi materiale
sospetto) chiedere all’Ufficio Speciale di Prevenzione e Protezione
l’assistenza e le indicazioni specifiche sui comportamenti da adottare.
Nel
caso delle attrezzature (forni,
stufe per vetreria, etc.), vigilare che gli inglobamenti effettuati per
segregare il materiale con amianto si mantengano integri.
Segnalare
qualsiasi caso di danneggiamento all’Ufficio Speciale di Prevenzione e Protezione:
nell’attesa dell’intervento segregare le attrezzature in ambiente chiuso e vietarne
qualsiasi uso.
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