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lunedì 6 luglio 2015

LIQUIDI CRIOGENI

I gas liquefatti (azoto liquido, ossigeno liquido, argon liquido ecc) sono legati a due importanti proprietà: temperatura bassa e formazione di volumi assai grandi a seguito della vaporizzazione (con rischio di sovrappressioni ed esplosioni), anche di piccole quantità allo stato liquido.
Per i gas liquefatti infiammabili o esplosivi, tossici e nocivi naturalmente occorrono precauzioni aggiuntive.
L’operatore dovrà essere informato, formato e addestrato dal Responsabile del Laboratorio sulle proprietà dei liquidi criogenici e dei gas che utilizza nella sperimentazione.
Sulla cute, il contatto con un liquido criogenico, provoca un effetto simile ad un’ustione. 
La gravità della lesione appare nel momento i cui sulla cute appaiono delle vesciche; in quel caso è importante immergere la parte interessata in acqua (abbondante), ma non riscaldata.
Dopodiché l’operatore deve essere trasportato dal medico dopo che gli sono state applicate delle compresse fredde.
Se la lesione è solamente superficiale (pelle arrossata o piccole vesciche), è sufficiente mettere la parte lesa sotto acqua corrente fredda fino a che il dolore non sia passato.
Qualsiasi sia l’entità delle vesciche formatesi, esse non vanno mai forate.

L’operazione di immersione di un oggetto con tenaglie apposite a temperatura maggiore (anche quella ambiente lo è) o il riempimento di un recipiente deve essere fatto lentamente; ciò consente di evitare istantanee ebollizioni e schizzi. Parallelamente si riduce lo stress termico indotto sul materiale causato dal brusco sbalzo termico.

I contenitori utilizzati sono progettati esclusivamente per contenere liquidi criogenici, tali non devono essere riempiti oltre il livello di sicurezza evitando, in questo modo, trabocchi durante la movimentazione (con mezzi appropriati o carrelli).

E’ importante conservare i liquidi criogenici in ambienti ventilati per evitare eccessive concentrazioni di gas evaporato; tali possono provocare asfissia. Nel caso di asfissia una persona comincia a vacillare o addirittura può perdere i sensi, in entrambi i casi va condotta in un luogo ben ventilato. 

Gli occhi vanno protetti con una visiera od occhiali di protezione con ripari. In taluni casi è opportuno utilizzare un copricapo di protezione, dunque una cuffia o un elmetto.
Per maneggiare un oggetto, in contatto o potenzialmente in contatto con un liquido criogenico, è necessario l’utilizzo di guanti in cuoio.


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