L'installatore che realizzi un nuovo impianto
elettrico (di protezione da
scariche atmosferiche o impianto di messa a terra o di installazioni elettriche in luoghi pericolosi) rilasci una "dichiarazione di
conformità alla regola dell'arte".
Alla messa in servizio dell'impianto il datore di lavoro deve inviare
copia della dichiarazione di
conformità ad ASL/ARPA e all’
INAIL competente per territorio (solo se
l'impianto è installato in ambiente
di lavoro
con presenza di almeno un lavoratore).
In seguito, il datore di lavoro
deve sottoporre gli impianti a verifica
periodica:
- 2 anni per i cantieri, locali adibiti ad uso medico, luoghi a maggior rischio di incendio, ambienti con pericolo di esplosione.
- 5 anni per luoghi ove non sono presenti particolari rischi elettrici (ambienti ordinari).
L’omessa verifica di legge determina il
rischio di:
- sanzioni amministrative e/o penali a seguito di accertamenti da parte dell’INAIL;
- la perdita della tutela assicurativa INAIL nel caso di infortunio di origine elettrica;
- la revoca dell’agibilità, per le attività soggette a controllo dei VV.F. (incendio di origine elettrica);
- la perdita dell'eventuale diritto al rimborso assicurativo privato.
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