Sicurezza, Qualità e Privaci in azienda

giovedì 21 maggio 2015

ATTENTI AL SOLE!

L’esposizione alle radiazioni ultraviolette è un rischio di natura professionale per i lavori all'aperto (come i bagnini, parcheggiatori, netturbini o lavoratori in agricoltura, pesca, edilizia).

Le patologie fotoindotte individuate hanno come organi bersaglio pelle e occhi e la più grave è senz’altro il cancro della pelle. 

Nell'attuare le misure di tutela nei confronti dei lavoratori, va tenuto sempre conto che il rischio da radiazione UV è strettamente collegato - oltre che all'esposizione- anche ai fattori individuali, per cui l'attuazione delle misure di tutela va effettuata lavoratore per lavoratore in relazione anche ai dati personali (fototipo, farmaci, patologie), e lavorativi (presenza di agenti fotosensibilizzanti come detergenti, farmaci, creme, profumi ) in stretta collaborazione con il medico competente.

Le principali misure di prevenzioni sono:

Fotoprotezione ambientale: Usufruire – ove possibile - di schermature con teli e con coperture.
Organizzare l’orario di lavoro, in maniera tale che durante le ore della giornata in cui gli UV sono più intensi (ore 11,00 – 15,00 oppure 12,00 – 16,00 con l'ora legale) si privilegino i compiti lavorativi che si svolgono all'interno o all'ombra.
Al riguardo va sempre tenuto conto che:
Anche quando il cielo è nuvoloso vi è esposizione alla radiazione solare UV
Normalmente la protezione è necessaria da marzo ad ottobre per ambienti outdoor, ma occorre prolungarla in tutti i mesi dell’anno, inclusi novembre – gennaio, per lavorazioni su particolari superfici come neve, ghiaccio, marmo bianco con cielo sereno.
Il vetro blocca quasi totalmente la trasmissione della radiazione ultravioletta.

Gli indumenti protettivi: è consigliabile indossare un cappello a tesa larga e circolare (di almeno 8 cm.) che fornisca una buona protezione, oltre che al capo, anche alle orecchie, naso e collo.
I berretti da baseball con visiera, invece, non forniscono protezione per le orecchie e per il collo.
Inoltre non bisogna togliersi i vestiti (mai esporsi a dorso nudo), vanno invece usati abiti leggeri e larghi con maniche lunghe e pantaloni lunghi.
I tessuti devono garantire una buona protezione dai raggi UV e devono essere freschi per l'estate.
Da ricordare che un tessuto bagnato è meno efficace nel proteggere dagli ultravioletti rispetto ad un tessuto asciutto.
I tessuti scuri proteggono meglio rispetto a quelli chiari
Le fibre acriliche proteggono molto meglio della seta e, quest’ultima, meglio del cotone. La lana fornisce una buona protezione, ma non è proponibile nei mesi estivi. Una buona combinazione è cotone/poliestere che è fresca e protegge bene. Meno protettiva la T-shirt di cotone che lascia passare fino al 30% della radiazione ultravioletta.
Tessuti a trama “fitta” sono molto più efficaci dei tessuti a trama “rada” nel trattenere gli UV.
Bisogna naturalmente ricordare che il grado di protezione dell’indumento si riduce nel caso questo sia strappato, logoro, danneggiato o bagnato.

Creme solari: i prodotti antisolari (creme con filtri solari) hanno dimostrato la loro validità nel ridurre l’incidenza sia di alterazioni neoplastiche epiteliali della cute che le altre alterazioni conosciute come fotoinvecchiamento. 
Va comunque tenuto conto che l’impiego simultaneo di creme solari e di sostanze naturali (es. bergamotto, ombrellifere etc.) o chimiche (es. antiparassitari) possono causare effetti fotoallergici e fototossici .
Importante è controllare sull'etichetta del prodotto antisolare il fattore di protezione SPF (Sun Protection Factor) o IP (Indice di Protezione). Si raccomanda l’uso di stick a protezione totale per naso e labbra e parti del volto maggiormente esposte a luce riflessa.

Protezione degli occhi: gli occhi devono essere protetti con occhiali da sole. È importante che gli occhiali da sole forniscano una buona protezione dalla radiazione ultravioletta, questo è garantito dalla dicitura sulla confezione "Bloccano il 99% dei raggi ultravioletti". Sono da scegliere i prodotti conformi alla norma tecnica armonizzata UNI EN 1836 in quanto essa rappresenta lo strumento migliore per rispondere ai requisiti di sicurezza obbligatori stabiliti dalla legge. Il fabbricante che intende immettere sul mercato gli occhiali da sole deve in ogni caso apporre sul prodotto la marcatura CE.

Infine è necessario trasmettere, attraverso la formazione, al lavoratore la piena consapevolezza dei rischi e degli interventi necessari per prevenirli.

A tale riguardo sarà importante che il lavoratore assimili i seguenti concetti:

  • L'autoesame della pelle, eseguito regolarmente, può permettere di scoprire i tumori della pelle precocemente, quando sono più facili da curare e le probabilità di guarigione sono enormemente maggiori. Vanno controllate tutte le zone del corpo, compreso il cuoio capelluto.
  • Il lavoratore dovrà essere formato a controllare e prestare attenzione alla presenza di lesioni arrossate e squamose o piccole ferite che non guariscono sul volto, testa, orecchie, collo, braccia e mani.
  • Particolare attenzione a crosticine, apparentemente banali, che tolte tendono a riformarsi continuamente senza guarire.
  • Importante è sempre controllare i propri nei, prestando attenzione ad eventuali cambiamenti di nei già presenti o all'insorgenza di nuovi nei. Il melanoma può insorgere su un neo presente da tempo o su una zona di pelle senza nei.

Se si notano in un neo i seguenti caratteri è bene rivolgersi subito al dermatologo:
  • Forma irregolare, con una metà della lesione di grandezza diversa dall'altra.
  • Bordi irregolari, smerlati, con aspetto a carta geografica;
  • Colore non uniforme, presenza di più colori (nero, bruno, rosso, rosa);
  • Variazioni nel colore;
  • Diametro superiore a 6 millimetri o aumento delle dimensioni negli ultimi mesi;
  • Modifiche del suo aspetto, delle dimensioni (ingrandimento) e sanguinamento spontaneo.


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