E’ tornato di
attualità il tema della responsabilità penale del RSPP con la conferma di
qualche giorno fa da parte della Cassazione, delle condanne emesse in appello dei
tre insegnati responsabili - con pene dai 2 anni e 2 mesi ai 3 anni e 6
mesi - per l’incidente del liceo Darwin del 22 novembre 2008, dove
morì uno studente di 17 anni, Vito Scafidi.
Spesso, il ruolo del RSPP viene
ricoperto da un lavoratore interno all’azienda, come nel caso degli
insegnanti del liceo.
Voler crescere professionalmente e, perché
no, guadagnare qualcosa in più in busta-paga, è una scelta certamente lodevole.
E’ bene, comunque, essere prestare
attenzione su un aspetto importante.
Il RSPP potrebbe
essere ritenuto responsabile penalmente di un infortunio,
ogni qualvolta sia riconducibile ad una situazione pericolosa che egli avrebbe
avuto l’obbligo
di conoscere e segnalare al datore di lavoro, affinché lo stesso
avrebbe potuto adottare le idonee misure per ridurre o eliminare il rischio.
Quindi, Il RSPP dovrebbe prestare
massima attenzione al processo di individuazione e valutazione dei rischi,
redigendo il relativo documento (DVR) in modo sintetico ma puntuale e aderente
alla realtà aziendale.
Un consiglio che ripeto
spesso a me stesso, è quello di prestare massima attenzione prima di accettare l’incarico da RSPP. Quando le realtà aziendali sono disastrose, converrebbe
far ricoprire il ruolo di RSPP direttamente dal datore di lavoro, che comunque
è sempre (o quasi) responsabile penalmente in materia di sicurezza.
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