Sicurezza, Qualità e Privaci in azienda

mercoledì 1 aprile 2015

MOBBING: PER SAPERNE DI PIU'

Il mobbing consiste nel vessare il dipendente o il collega di lavoro con diversi metodi di violenza psicologica o fisica, con il fine di indurlo a dimettersi.

Alcuni esempi di mobbing sono:


  • svuotamento delle mansioni;
  • continui rimproveri e richiami espressi in privato ed in pubblico;
  • esercizio esasperato ed eccessivo di forme di controllo;
  • esclusione reiterata del lavoratore da iniziative formative o aggiornamento professionale



Di per se il mobbing non è una malattia o una patologia ma solo  un problema dell'ambiente di lavoro.

Infatti, in presenza di anticorpi psicologici resistenti alle vessazioni, non si potrà richiedere alcun risarcimento poiché manca il danno.

Molte volte invece, il mobbing è causa di disturbi alla salute o danni economici. 

Per danni alla salute si intende non solo la sintomatologia psicopatologica (disturbi d’ansia, depressione, disturbi del sonno ecc.) derivanti dalla condizione di stress prolungato, ma anche  problematiche di natura medica come gastriti, cefalee, tachicardia, tremori, dermatiti ecc.
Inoltre non vanno trascurati i danni economici – spesso il lavoratore esasperato può dimettersi, con prevedibili conseguenze negative sul piano finanziario- sociali e familiare.


Anche se l'ordinamento italiano non prevede una disciplina specifica per il mobbing, la tutela al lavoratore si garantisce comunque con norme legate al risarcimento per i danni non patrimoniali ed alla tutela della salute.

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