E’ di qualche giorno fa la notizia della cancellazione del 65% dei medici competenti dal registro nazionale (6500 cancellati su 10.000).
Non sempre è necessario nominare un medico competente, ma in caso contrario, controlla la sua presenza nel registro del Ministero della Salute.
Il motivo della cancellazione è stata l’impossibilità (a meno di errori o dimenticanze sanabili) di dimostrare la prevista
partecipazione al programma di educazione continua in medicina (ECM).
Nel caso in cui non sia più presente nel registro, chiedi URGENTEMENTE il
motivo al medico!
Il datore di lavoro ha, in merito, due responsabilità:
- Culpa in eligendo, vale a dire devi controllare il possesso dei titoli e requisiti abilitanti prima di conferire l’incarico al medico competente;
- Culpa in vigilando, cioè devi controllare il conseguimento dei crediti formativi del programma triennale che è “requisito necessario" per poter svolgere le funzioni di medico competente.
Il grave problema è che
tutti gli atti posti in essere dal medico in adempimento della normativa sono irrilevanti e nulli, assoggettando
il datore di lavoro a sanzioni ed allo spettro di future vertenze in materia di malattie professionali senza poter controbattere
con le utili le cartelle sanitarie.
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