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lunedì 27 aprile 2015

PREVENIRE L'ALLERGIA

Le ALLERGOPATIA PROFESSIONALE è una reazione allergica determinata da sostanze presenti negli ambienti di lavoro.

Non ci sono ambienti di lavoro “immuni” alle allergie, anche se le attività comuni, le più esposte sono:
  • Imprese di pulizie
  • Macellerie e pescherie
  • Giardinieri e agricoltori
  • Cuochi, pasticcieri e fornai
  • Veterinari
  • Parrucchieri ed estetisti


La prevenzione delle allergopatie professionali può essere di difficile attuazione in quanto, molto spesso, risulta impossibile eliminare l’esposizione agli allergeni pur effettuando il cambio di mansione lavorativa.

E’ comunque opportuno che vengano sempre adottate delle regole preventive generiche per ridurre al minimo il rischio di esposizione agli allergeni potenzialmente presenti.

Di seguito si riportano alcuni esempi di misure preventive e di contenimento degli allergeni

ALLERGENI DI ORIGINE ANIMALE: (acari, forfore animali, larve di coleotteri, ecc.)
1. Cambiare gli abiti a inizio e a fine turno
2. Indossare abbigliamento idoneo per lavorazioni a contatto con insetti: pantaloni lunghi, camice con le maniche lunghe etc.
3. Evitare oggetti che inducano la sudorazione (cinturini d’orologio etc.) in quanto il sudore può attrarre gli insetti.
4. Utilizzare dispositivi di protezione individuali: guanti, mascherine, stivali
5. Effettuare test diagnostici per evidenziare predisposizioni e/o allergie specifiche
6. Effettuare idonea pulizia e ventilazione dei locali
7. Ridurre l’affollamento degli animali nelle gabbie
8. Usare lettiere che non producano polvere
9. Utilizzare box aspirati
10. Pulire gli stabulari sotto aspirazione

ALLERGENI DI ORIGINE VEGETALE: (farine, fibre tessili, lattice, pollini, semi, ecc).
1. E’ possibile praticare una immunoterapia specifica per l’allergia ai pollini
2. Utilizzare dispositivi di protezione individuale nelle mansioni a rischio: mascherine etc.
3. Utilizzare guanti “latex-free” in neoprene o in polimeri sintetici dello stirene
4. Nel caso di manifestazioni asmatiche dell’allergia al lattice, oltre ad evitare il contatto diretto con la pelle, eliminare il lattice dall'ambiente di lavoro del soggetto allergico
5. Aerare l’ambiente
6. Predisporre l’aspirazione localizzata nelle zone a maggior rischio, per esempio le zone di impasto delle farine
7. Favorire cicli produttivi a circuito chiuso
8. Effettuare test diagnostici per evidenziare predisposizioni e/o allergie specifiche

ALLERGENI DERIVANTI DA FUNGHI (MUFFE) E BATTERI: (antibiotici, enzimi proteolitici ecc.)
1. Aerare le stanze in cui vi sia presenza di muffe o comunque ambienti di lavoro bui e umidi
2. Ridurre l’umidità
3. Controllare e pulire periodicamente i filtri dei condizionatori dell’aria
4. Utilizzare detergenti fungicidi
5. Evitare carte da parati
6. I soggetti allergici, nello svolgimento di lavorazioni a rischio, dovrebbero utilizzare mascherine che proteggano le vie aeree

ALLERGENI CHIMICI: (isocianati, farmaci, coloranti, ecc.)
1. Eliminare il contatto respiratorio e/o dermico con l’allergene
2. Sostituire le sostanze allergizzanti
3. Ventilare l’ambiente
4. Quando possibile favorire cicli produttivi a circuito chiuso
5. Usare creme barriera
6. Usare guanti di cotone sotto ai guanti in gomma
7. Effettuare test diagnostici per evidenziare predisposizioni e/o allergie specifiche

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